Faccia da Conte

Giuseppe Conte è uno spudorato opportunista, che può permettersi di sciacallare sulle disavventure giudiziarie del PD solo in virtù della sconcertante subalternità della sua classe dirigente.

Sol che al Nazareno covasse ancora qualche brace non spenta di intelligenza politica, allo spregiudicato avvocato del popolo andrebbero gridate sul muso cinque semplici verità, utili a rimetterlo in riga e a difendere la dignità del Partito Democratico.

1. La “questione morale” non riguarda solo il PD. Tutt’altro. Per restare alle cronache più recenti, la questione morale riguarda l’attuale maggioranza (basti pensare alle porcherie della Santanchè, ma la lista è lunga a partire dalle ruberie della Lega) e riguarda anche gli honesti grillini, condannati solo pochi giorni fa per corruzione nella vicenda stadio della Roma. La “questione morale” è un dannatissimo problema della società (non solo italiana) e l’ultimo modo per risolverlo è quello di rinfacciarselo tra avversari politici.

2. Il (ripugnante) profilo politico di Michele Emiliano era perfettamente noto a Giuseppe Conte già nel 2020, quando decise di aggregarsi al suo carro. Quattro anni in cui Conte non ha avuto alcuna remora a spartirsi con Emiliano il potere pugliese e adesso finge scandalo continuando in privato a flirtare con lui all’unico scopo di cucinarsi la segreteria nazionale del PD.

3. Sentire Conte che distribuisce accuse di “trasformismo” fa sanguinare le orecchie e rivoltare lo stomaco. Uno che è entrato in politica con un casting senza che neppure si conoscesse una sua sola idea, che si è prestato a fare da scendiletto per Di Maio e per Salvini, poi si è accasato con il PD e ha avuto un sussulto di protagonismo solo quando ha potuto mandare a casa il miglior Presidente del Consiglio del dopoguerra.

4. L’alleanza politica tra il secondo e il terzo partito dell’arco costituzionale italiano non è una sveltina occasionale tra scopamici. Conte ritiene normale comandare in Sardegna, con i voti del PD, e fottere a Bari, quando c’è da incassare un po’ di indignazione stracciona a buon mercato. Qualcuno dovrebbe dirgli di toglierselo dalla testa.

5. Nessuno a Bari è stato condannato. Come a Bibbiano del resto, dove Di Maio e altri 47 hater mentecatti sono a processo per diffamazione e minacce ai danni dell’ex sindaco Carletti infamato da grillini e fasci per nefandezze mai commesse. Passi per Grillo e Di Maio, che hanno fatto solo le scuole basse, ma Conte è professore di diritto e pare che non abbia mai letto l’articolo 27 della Costituzione.

Tanta stomachevole improntitudine è al servizio di un unico feroce obiettivo, evidente a tutti meno che alle vittime: l’obliterazione del PD e il suo definitivo asservimento alla leadership di Giuseppe Conte.

Che la Schlein non l’abbia ancora capito e farnetichi di codici etici, come se il problema fosse davvero la questione morale, fa letteralmente cadere le braccia. A Conte non frega assolutamente nulla delle virtù morali del PD, a Conte interessa solo distruggerlo e prendersi i suoi voti. Né più né meno che il progetto originario di Grillo e Casaleggio. Che la Schlein non abbia ancora imposto agli assessori sardi del PD di autosospendersi, non abbia ancora ribaltato tutti i tavoli delle prossime amministrative e regionali sbarrando la strada agli inesistenti candidati grillini, non si sia scrollata di dosso i transfughi della delegazione grillina in Europa bramosi di candidature e non abbia suonato la riscossa mobilitando tutto il partito contro il damerino ipocrita smascherando le sue plateali contraddizioni, è qualcosa che attiene più al campo psichiatrico che a quello politico.

Soprattutto, lascia attoniti che non abbia ancora inchiodato Conte al suo ributtante putinismo, alle sue simpatie trumpiane e cinesi, alla sua vaghezza sulla questione mediorientale. Che non abbia almeno messo in discussione la regressiva dottrina economica e distributiva del “gratuitamente”.

Cara Elly, quello ti sta fottendo il partito, e lo sta fottendo a tutta la sinistra. Da oggi in poi sarai o sua nemica giurata, o sua portaborse.

9 pensieri su “Faccia da Conte

  1. Non comprenderó mai come abbia potuto il PD lasciarsi prendere per il naso senza mai avere un sussulto di dignità. Non sa affrontare i problemi, non vuole rischiare, preferisce cincischiare. Non saprei che altro dire se non che ritengo le sue riflessioni largamente condivisibili. Lei da dentro, io da fuori per incompatibilità ormai sostanziali.

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    1. non credo che non sappia affrontare i problemi: non vuole affrontarli o, più esattamente, li vuole affrontare in direzione opposta a quella che credo tutti su questo sito auspicano.

      Per come la vedo io, per non sapere né leggere né scrivere, non dobbiamo perdere di vista il fatto che la situazione generale impone divisioni assolutamente trasversali e, di conseguenza, sono trasversali gli obiettivi: parti di partiti, non partiti, non destra o sinistra…

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  2. Tutti coloro che hanno scelto Schlein vogliono che il PD pascoli nello stesso prato dove pascola Conte.

    Solo che Conte è più cinico-disinvolto-populista di Schein.

    Due greggi sullo stesso pascolo non è possibile, e Conte sfrutta il posizionamento meno aggressivo-populista di Schein per mangiare più erba possibile.

    Schlein non ha una visione chiara sul futuro (il campo largo non è strategia, solo tattica (cattiva, visti i risultati), non è chiaro cosa vuole fare dell’Italia, quali riforme, come procurarsi i soldi e come spendere i soldi, come far ripartire l’economia stagnante.

    Se Schlein abbandona l’idea di campo largo, non sa più cosa proporre e cosa fare; lascerà tutto il pascolo populista a Conte, ma i pascoli che troverà sono più miseri e altrettanto aspri (Renzi, Calenda).

    Dovrebbe accettare di perdere voti, in attesa di vedere la luce, ma se perde voti la cacciano.

    Povera Schlein! è facile parlare non essendo al suo posto

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    1. beh, non glielo ha ordinato il medico di prendere quel posto, come non l’ha ordinato al PD di darglielo. Che ognuno si prenda le sue responsabilità e, possibilmente, cerchi di comprendere il significato della parola “dignità”.

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  3. Tutte le sue osservazioni sono sacrosante e quello che mette più paura sono i dirigenti del partito muti e ignari della sorte misera che attende tutti noi. Mi colpisce ancora e ancora la mancanza di intelligenza della povera Schlein in balia del sordido ometto disposto a tutto.

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  4. L’unica soluzione a questo mistero (buffo), diventata una buffonata, dopo un’esistenza da PsicoDramma, è il suo scioglimento. Non serve più un partito riformista e europeista: un paese di anziani, ostile all’immigrazione, è destinato a schiantarsi come la sua demografia. Un popolo vecchio sarà sempre più conservatore per paura e per usura.

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  5. Ti dirò ,quando ieri ho sentito la risposta che ha dato a Emiliano,x un attimo un fremito mi ha pervaso e mi sono detta: finalmente, si è svegliata…ma è stato breve ,xchè subito dopo ho capito che l’azzeramento della giunta ,era x favorire Conte…e mi sono cadute le braccia….ancora lui, nn è possibile,cosa la spinge ad essere così succube dei 5S ,x me è un mistero….qualcuno ha detto che abbiamo dato tutte le facce da schiaffeggiare, nn ne abbiamo altre….eppure si continua. Si parla di moralità ma della DIGNITA’?Devo constatare con dispiacere che x il PD nn c’è, nn sanno cosa sia….ma calpestano la nostra dignità,xchè se loro nn ce l’hanno ,noi elettori sì, ecco questo vorrei far capire al mio partito che a tutto c’è un limite e se ho continuato ,nella speranza che con la nuova segretaria ,tutto sarebbe cambiato…ebbene sì,ma in peggio.Inutile dire che sono addolorata, avvilita e rabbia tanta rabbia, xchè nn siamo ascoltati,xchè pensano che siamo il popolo bue che vota come vogliono loro i dirigenti ,a tutto c’è un limite,quella corda si è spezzata e se nn andrò a votare ,sarà grazie a questa classe dirigente. Mentre scrivo ho sentito che hanno trovato a Bari un terzo nome dove convergere sia il PD che i 5S :Colaianni…ecco il cerchio si è chiuso,tutto è tornato come voleva Conte,la Schlein ha fatto tutto quello che lui voleva e se x lei vale di più recuperare i voti dei grillini e perdere quelli che nn se ne sono andati …beh ,allora il mio voto nn lo merita,xchè se nn capisce che quei voti nn tornano più,invece di cercare di invogliare gli astensionisti…un problema c’è…. e se mi candida una Annunziata come capolista ,che è contraria a mandare le armi a Zelenzky,come Tarquinio,nn la voto,vorrei che il mio partito candidasse persone che abbiano uno stesso pensiero e che votassero unanimi Sì all’invio, e nn 2 sì e 3 no,anche se mi sarebbe piaciuto votare Decaro.E cosa dire della porcata fatta a Soru,un innovatore,uno dei fondatori del PD,che ama la sua Sardegna, x favorire una candidata dei 5S,si è scomodato Bersani ,è andato in Sardegna a fare campagna elettorale x la Todde,si è vinto grazie ai voti del PD ma nn è ROSSA, è GIALLA….

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